Il Radon è un gas radioattivo (Rn-222) che si forma da un isotopo del Radio a sua volta prodotto dal decadimento dell’Uranio-238.
Radio e Uranio sono sostanze radioattive normalmente presenti nel suolo e nelle rocce e quindi anche nei materiali da costruzione.
Il Radon, quando generato, fuoriesce dal suolo o dal materiale in cui è presente e si diffonde nell’aria concentrandosi, in particolare, negli ambienti chiusi.
E’ inodore, incolore e può essere rilevato solo con appositi strumenti di misura.
Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization).
Per le misure a lungo termine possono essere impiegati rivelatori a tracce (comunemente chiamati CR-39).
Questa tecnica consente di misurare la concentrazione media di Radon in aria su un periodo medio/lungo (da uno a sei mesi e oltre) e non risente quindi del fatto che la concentrazione di Radon nel tempo può variare anche significativamente.
Per eseguire un’analisi preliminare del rischio è possibile effettuare una misura di breve periodo (da due fino a 30 giorni) impiegando strumenti elettronici in grado di fornire in poco tempo i valori di concentrazione di Radon, le sue variazioni ed i dati microclimatici (tipicamente temperatura e umidità).
Con questi strumenti il professionista è in grado di individuare le vie di ingresso del Radon e definire le corrette azioni di mitigazione da intraprendere.
Per proteggersi dal Radon è necessario porre in atto azioni di mitigazione. Tali azioni possono anche essere semplici ed economiche, ma devono essere definite da un professionista specializzato dopo l’effettuazione di un sopralluogo e dopo aver condotto le opportune misure.